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FUNDADORES

Armida Barelli

Armida Barelli compare nel titolo di "Una donna di due secoli", volendo sottolineare così bene il ruolo che la donna di transizione ha avuto, nel passare da un'azienda che immaginava, un'azienda che poi si è aperta al cosiddetto "femminile". genio".

E questa era Armida Barelli, che ha indubbiamente giocato un ruolo importante nel femminismo cattolico italiano, proprio all'inizio del secolo e fino al 1952, quando morì.

Nacque a Milano il 1° dicembre 1882, da ricchi genitori borghesi e Savina Napoleone Candiani, purtroppo, non poté respirare nell'educazione familiare ispirata a principi religiosi, ma laica, tipica della borghesia dell'epoca, ebbe due i fratelli Gino e Fausto e le sorelle Gemma, Maria e Victoria.

Nel 1910 arriva la tanto attesa svolta, conosce il sacerdote francescano Agostino Gemelli (1878-1959), grande figura del francescano italiano, apprende e fonda la conoscenza, nel 1921, dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, a Milano . Armida lo divenne nel 1910, e al fianco della terziaria francescana padre Gemelli iniziò una fervente attività apostolica e sociale, che durò fino alla morte, la sua dotta direttrice spirituale sentì in lei un carattere simile al suo, e, soprattutto, le qualità innate di organizzazione e fondatore, perché lo sostenesse con la sua forte personalità, alimentando la fede profonda che porterà al cammino della santità.

E così via via maturando verso la perfezione, si trovò partecipe di molte iniziative, come un piano di cura per l'operaio, il traduttore tedesco di articoli per il "Journal of the Neo-Scholasticism of Philosophy", fondato da padre Gemelli, in 1917 durante la prima guerra mondiale, fu segretario della Commissione per la Consacrazione al Sacro Cuore dei soldati, di cui fu devotissimo e solo a Lui affidato.

L'anno successivo, il 1918, si vede impegnato con il motto "Mi fido di te", e incarichi in incarichi di rilievo, è vicepresidente del Comitato di Azione Sociale delle Donne Cattoliche Milano, direttore della nuova casa editrice "Vita e Pensiero" , il 17 febbraio ha ricevuto l'arcivescovo di Milano, cardinale Carlo Andrea Ferrari, che ne aveva sentito parlare, dall'associazione delle "ragazze dell'Azione Cattolica Giovanile" simili agli uomini esistenti, divenendone il primo presidente.

Il 19 novembre 1919, insieme a padre Gemelli, istituì una "pia fraternità" di donne secolari, che divenne nel 1948 "Istituto Secolare delle Missionarie della Regalità di Cristo, sempre nel novembre 1921, su espressa richiesta di papa Benedetto XV fondò la Società degli Amici dell'Università Cattolica. "

Fu in prima linea nella lotta per ottenere il voto delle donne nel 1948, le sue fondamenta, volte a rafforzare e promuovere la personalità della donna, si estese a Venezuela, Australia, Bulgaria, USA, Cina, e il suo fu davvero un grande impegno sociale politico. , alla luce dei principi cristiani.

Armida morì Marzio (Varese) nel palazzo di famiglia, dove scappava per pregare e programmare le sue attività; era il 15 agosto 1952, festa dell'Assunzione di Maria, poche ore prima Gemelli era venuto da Milano, per salutare e confortare.

Il 17 agosto fu sepolta nel piccolo cimitero di Marzio, fino all'8 marzo 1953, quando fu traslata con lode, nella Cappella dell'Università Cattolica di Milano, dove riposa nella cripta, con padre Gemelli, morto sei anni dopo, nel 1959.

Di lei si scriveva: «La presenza Barelli non era una 'rumorosa', fin dalle prime pagine, ma una attiva, sebbene discreta ea volte invisibile, era una 'Pasionaria', ma armata solo di 'fede intelligente'; sapeva come comprendere la condizione delle donne 'del' loro tempo 'nel' loro tempo e restituire la dignità di presenza nella società civile, nella fedeltà all'ideale cristiano".

Il 17 luglio 1970 la Curia Arcivescovile di Milano aprì il processo diocesano per la sua beatificazione, dopodiché si recò a Roma per la Congregazione responsabile.

Piede. Agostino Gemelli

Gli inizi di Edward Cuff nasce a Milano il 18 gennaio 1878 da famiglia praticante e decisamente anticlericale.

Agostinho Gemelli è stato un grande autorevole studioso di psicologia, nell'ambito dell'età evolutiva. Per la pedagogia a volte può passare inosservato, poiché il suo obiettivo principale non rientrava nell'istruzione stessa. Tuttavia, il suo pensiero ha contribuito notevolmente alla pedagogia.

L'impronta spiccatamente francescana degli ideali pedagogici di padre Gemelli richiedeva che lui, studioso ostinato e divorato da un'insaziabile curiosità intellettuale e quindi appassionato organizzatore di studi scientifici, fosse in ogni momento pronto a mettere da parte la sua ricerca per un'azione immediata.

Gemelli contribuì all'educazione dando il giusto rilievo alla libertà interiore, poiché esaltò la libertà come il frutto più prezioso della povertà francescana, perché per Agostinho Gemelli essere autenticamente povero significa essere libero.

In Agostinho Gemelli si può trovare un ardente educatore, che vedeva l'educazione come un processo di trasformazione della società. Guidato dalla sua vocazione di educatore, questo francescano si è donato pienamente alla costrizione consapevole di una pedagogia liberatrice. E allora, «non dobbiamo dimenticare che tutta la sua attività, anche quando si rivolgeva apertamente alla città terrena, aveva sempre in vista la città celeste».

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